Archivio mensile:febbraio 2014

Koh Rong Samloem …al lavoro!

Arrivo a Sihanoukville con Nadia, che ho incontrato a Siem Reap, e Giorgio, con cui sono in giro già da Don Det, a bordo di uno sleeper bus verso le 9.30. Giorgio ha perso la barca così ci fermiamo al Koh Rong Island Travel Office per cambiare il biglietto e io chiedo subito se ci sono chance di lavorare come divemaster. Una telefonata e mi indirizzano a EcoSea Dive. Io e Nadia cerchiamo un alloggio, salutiamo Giorgio e poi andiamo in spiaggia per pranzo. Veniamo subito assalite da un paio di ‘estetiste’ e accettiamo l’offerta di depilazione con il filo. Contrattiamo un po’ sul prezzo e per $ 12 otteniamo gamba intera, ascelle e sopracciglia. Il tutto mentre affronto un piatto di fish amok.

Threading

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Il cielo è bianco, l’aria calda, la spiaggia quasi vuota. Trovo Sihanoukville priva di fascino, ma ancora voglio indagare se c’è possibilità di lavoro. Mi fermo in un paio di dive shop lungo la strada e poi trovo EcoSea Dive. Kyoko, la proprietaria giapponese, mi dice che sta cercando qualcuno per mandare avanti il resort. Non si sente molto bene e proseguo la conversazione con Simona di Parma, di chiare origini orientali. Spaghetti connection! Ci mettiamo d’accordo per il giorno dopo: andrò a visitare il resort su Koh Rong Samloem. Sull’isola Kyoko mi dice che ha bisogno di un divemaster: perfetto! Torno il giorno dopo e mi spiega cosa c’è da fare, così mi ritrovo manager e divemaster. Nel pomeriggio arriva Cenk, istruttore, da Cipro e Kyoko lascia l’isola. Resort e diving centre sono nelle nostre mani! Otto giorni pieni: lavoro nuovo e orari lunghi finchè Kyoko torna ed io ho due giorni di riposo. Al mio rientro c’è una bella sorpresa: Aideen, ospite del resort da qualche giorno, è la nuova manager! Così io posso dedicarmi al diving e a me stessa: questa settimana sono già andata due volte a correre ed una a nuotare. E ho anche affrontato una 7-minute workout challenge con Aideen!

È già passato un mese. Un mese all’aria aperta tra l’amaca e il bancone del bar, la spiaggia e l’oceano. Lo staff locale è molto numeroso e spesso capirsi non è facile, ma è sempre uno spunto per una risata. L’inglese delle ragazze con cui lavoriamo a più stretto contatto migliora ogni giorno e la complicità che va creandosi aiuta il funzionamento di tutta la macchina. Gli ospiti non si fermano mai più di due o tre giorni, c’è sempre qualcuno che va e qualcuno che viene; molti decidono di estendere il loro soggiorno: lasciare l’isola è difficile.

Nel frattempo si sono uniti alla crew Antonella, istruttrice, Mari, tedesca, divemaster in training, ed il suo ragazzo Florian, francese, che si occupa del sito da Sihanoukville e viene sull’isola a fare immersioni. Abbiamo avuto una settimana difficile appena sono arrivati: compressore, barca e generatore fuori uso nell’arco di tre o quattro giorni! La barca si è fermata mentre stavano venendo a recuperarmi: ero appena affiorata dopo aver perso due diver nella corrente e altri due che cercavano di uscirne. I primi due li ho ritrovati in superficie dopo un paio di minuti, gli altri, noncuranti, hanno proseguito e non ho avuto loro notizie finché una long-tail è venuta a prenderci.
Momenti difficili, ma è tutta esperienza.

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